UNA ESCAPE ROOM A BORDO DI MUSTANG MACH-E
11 Febbraio 2022
Negli ultimi anni, l’“Escape Room”, gioco che coinvolge squadre di giocatori in un’ardua sfida contro il tempo, all’insegna di enigmi, indovinelli e rompicapi, sta diventando sempre più popolare. Obiettivo di questo format è cercare di risolvere gli indizi per uscire il prima possibile dalla stanza a tema.
Ford ha applicato questo concept alla Mustang Mach-E All-Electric, attraverso un gioco che controlla diversi elementi dell'auto allo scopo di creare un'esperienza interattiva.
Il concept game a tema spionistico conduce i giocatori attraverso una missione segreta con l’obiettivo di consegnare un pacchetto. I suggerimenti audio per le attività da compiere sono diffusi attraverso il sistema di altoparlanti del veicolo. Gli altri elementi coinvolti nel gioco o che vengono utilizzati per ottenere punti bonus, sono i sedili elettrici, il portellone posteriore con apertura intelligente senza mani (hands-free liftgate), il sistema di aria condizionata e i fari.
Nessuna funzionalità al di fuori dell’impianto di riscaldamento e degli altoparlanti può essere controllata se l'auto è in movimento e, a differenza dei giochi Escape Room, i giocatori possono uscire dal veicolo in qualsiasi momento, rispettando i parametri di sicurezza, senza perdere la partita. Il gioco è installato su un dispositivo iOS che si interfaccia con il veicolo utilizzando Apple CarPlay e una parte hardware e software sviluppata internamente.
Al momento si tratta semplicemente di un concept, sviluppato da Ford of Europe con il contributo del team Software Enablement & Research del gruppo Emerging Technology & Innovation di Ford e il gruppo IOT con sede a Palo Alto, California.
Obiettivo di questo sviluppo è far comprendere alle persone come l’esperienza di gioco possa aiutarle a comprendere meglio le funzionalità dei veicoli.
L’attività di gaming potrebbe anche anticipare il futuro delle applicazioni di bordo, capaci di intrattenere o informare conducenti e passeggeri durante i tempi di attesa nelle stazioni di ricarica o, perché no, durante la guida al volante dei veicoli autonomi di prossima generazione.